Il consiglio principale che do` al Lettore/Lettrice e` quello di non scorrere troppo velocemente il testo (la frenesia da "click" puo` essere frustrante ed inutile) e di prestare attenzione al proprio movimento all'interno dell'ipertesto.
Il Lettore di un ipertesto ha "una liberta`" in piu` rispetto al Lettore di un testo cartaceo: questa liberta` e` la possibilita` di scelta di avanzamento del racconto. Ogni liberta` e` pero` sempre legata ad una responsabilita`: "cliccare" non e` un'azione automatica come voltare pagina e quindi richiede una certa "consapevolezza" di cio` che si desidera. Credo che spendere una manciata di millisecondi per pensare a "dove sono e dove sto andando" sia un "difetto" che si possa perdonare alla struttura ipertestuale in cambio delle nuove possibilita` di espressione che essa offre.
La struttura e` stata pensata in modo da non richiedere mai l'utilizzo del tasto "torna indietro" o "back"; anzi l'utilizzo di tale opzione puo` a volte "falsare" la lettura ed e` quindi sconsigliato.
La lettura dell'ipertesto puo` richiedere piu` di una "sessione" di lettura ed e` quindi consigliato utilizzare l'opzione di "bookmark" per registrare il punto in cui si e` giunti.
L'utilizzo del bookmark puo` anche essere effettuato per segnalare punti particolari dell'ipertesto e permettere il loro facile raggiungimento.
L'ipertesto e` composto anche da immagini ed e` quindi opportuno "settare" il proprio browser per la lettura automatica delle immagini.