ULE. E' una mia opera ipertestuale del 1996. L'opera, formata da testo (in prosa) e immagini, ha vinto il primo premio del concorso
Ciberpremio I edizione del Comune di Prato.
CONTENUTI
Ule e' un tentativo di rappresentare la mente, i ricordi, i pensieri di una persona. L'io non viene rappresentato come una unita' ma come una rete, un rizoma, di frammenti. I frammenti, atomi di esistenza, di sensazione, di pensiero, fluiscono uno nell'altro attraverso una rete di associazioni che li collega tra loro e li ricombina in forme via via diverse.
L'io del protagonista diventa quindi una struttura atemporale e associativa di rimandi, di legami.
FORMA
Il linguaggio utilizzato nell'opera e' scarno ed essenziale, una sorta di infinito monologo in cui il protagonista parla all'infinito con se stesso. Lo stile di riferimento e' principalmente quello del flusso di coscienza ma ridotto al suo grado zero.
Le immagini (fotografiche o disegnate) hanno lo scopo di rappresentare pensieri, memorie e sensazioni. Sfocate e scarne come un ricordo o elementari come una riflessione interiore.
STRUTTURA
Ule presenta una struttura ipertestuale estremamente complessa ed estesa (682 frammenti - pagine).
Diverse tipologie di strutture, con conformazione in relazione all'argomento trattato, sono utilizzate nei diversi grappoli di contenuto.
Sono presenti per esempio:
- cerchi compenetrati: per rappresentare la realta' (pensata) del personaggio (ogni ciclo e' legato ad una "parola chiave");
- sequenza lineare: per rappresentare degli eventi legati al tempo e al suo fluire (un viaggio verso il campo di concentramento di dachau);
- labirinto: per rappresentare l'inconscio, il sonno e i sogni;
- rete fittissima: per rappresentare il linguaggio e il legame tra le parole del protagonista;
- tetraedri: per rappresentare le relazioni tra i concetti;
- ottaedri compenetrati: per rappresentare le sensazioni;
- a scala: per rappresentare i pensieri svolti durante la visita ad una galleria d'arte;
- a imbuto: per rappresentare la discesa del protagonista nell'esistenza prelinguistica;
- loop: per rappresentare la morte del protagonista.
ARTE DIGITALE e NON LINEARE
Ule e' un'opera digitale per quanto non offra elementi multimediali. E' un'opera digitale perche' non sarebbe possibile, in pratica, pensarla sugli altri media tradizionali.
La struttura ipertestuale (come e' possibile vedere nel
testo sulla poesia digitale) e' ancora da considerarsi il nocciolo essenziale dell'arte digitale in quanto pone all'autore il problema del controllo dell'opera senza definire una sequenza di fruizione predefinita (
[gli autori] dovranno imparare a vedere i loro testi come una struttura di possibili strutture dice Bolter).
La lettura diventa esplorazione e il lettore, come insegnano i teorici postmoderni (Barthes, Derrida, Eco), deve ricreare egli stesso, in modo attivo, il senso del testo come un bricoleur (Levi-Strauss). Un testo che diventa aperto come aperta e' una terra da scoprire, un testo che non offre solamente una strada "giusta", un modo "giusto" di comprendere.
La domanda e', dovra' essere o meno una storia lineare? Ho sempre pensato che un'immagine caleidoscopica potrebbe essere un'eresia interessante. Scuoti il tubo e guardi che cosa ne esce. La cronologia mi irrita. Non ci sono cronologie nella mia testa. Sono composta da una miriade di Claudie che si muovono e si uniscono e si separano come riflessi di sole sull'acqua. Il mazzo di carte che porto con me viene perrennemente rimescolato; non c'e' sequenza, tutto accade nello stesso tempo. (Lively)
Puoi vedere
ULE online.