Da bambino stavo spesso con una mia vicina di casa che aveva la mia età. Ricordo che, per passare il tempo assieme, inventavo giochi: erano delle versioni un po’ più complesse del “gioco dell’oca”, nulla di rilevante per la tradizione ludica, ma adesso le vedo come una mia caratteristica profonda. Amo inventare giochi: giochi fatti con le lettere che chiamiamo storie o poesie, giochi fatti con immagini e suoni che chiamiamo opere multimediali, giochi fatti con la scienza e le idee che chiamiamo innovazione e aziende, giochi fatti con il nostro sentire che chiamiamo meditazione, giochi fatti con l’ascolto e la parole che chiamiamo insegnare.
Amo giocare: unire la creatività alle regole per inventare cose nuove.
Classe 1967, vivo a Trieste.