avatar7. E' un mio vecchio (2000) lavoro di poesia digitale pensato per il web.
Non presenta voce recitante e il testo, adesso, lo definirei piu' di prosa poetica che di poesia vera e propria.
L'opera e' generativa nel senso che il caso (opportunamente controllato da algoritmi) controlla lo svilupparsi delle scene ed il loro apparire.
STORIA E STRUTTURA
Avatar7 e' un percorso interiore.
Un uomo cammina e viene attraversato da piccoli pensieri, piccoli pensieri frantumati legati alla sua vita quotidiana o a riflessioni non organizzate. I pensieri scorrono paralleli (uno bianco e l'altro nero) quasi la mente del protagonista fosse un pandemonio in cui piccoli demoni parlano tra loro.
Se i due pensieri che appaiono alla coscienza sono uguali, il protagonista raggiunge uno stato di maggiore concentrazione e la sua mente viene portata in un altro luogo, non strettamente legato alla contingenza, in cui riflette su un momento importante della sua vita.
Ma la realta' quotidiana lo riporta indietro, nel flusso disorganizzato dei pensieri.
Solamente quando (e se) viene raggiunto per la terza volta lo stato di maggiore concentrazione, la coscienza del protagonista affronta un percorso organizzato, una riflessione interiore.
Ogni scena di questo stato di ricerca ha due strade (due link attivi): uno porta verso il basso (verso la realta') e l'altro spinge verso l'alto fino ad arrivare, alla fine, all'illuminazione (umana ed esistenziale, non religiosa).
Per la visione dell'opera ricordarsi di attivare le casse.
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Flash Macromedia.
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