----- l'uomo con una radio nella testa: scheda -----
STRUTTURA
La struttura del poema e' composta dall'alternarsi tra scene dell'io personale (sestina) e scene in cui l'esterno si proietta nella mente del protagonista (sonetti) secondo lo schema:
SESTINA - SONETTO - SESTINA
La sequenza delle sestine (10 in tutto) e' fissa e ogni scena, via via che il poema procede, diventa piu' piccola ad indicare la progressiva scomparsa dell'io del protagonista sommerso da un esterno incontrollabile.
Il sonetto che "entra" nella mente del protagonista e' scelto invece in modo casuale tra 13 sonetti (ad esclusione dell'ultimo). Il numero di sonetti presentati in un ciclo del poema e' 9.
Questa struttura (che combina quindi una conformazione fissa all'intervento del caso) implica che non sia mai possibile fruire due volte della stessa esatta sequenza di poesie. Inoltre una fruizione non sarà mai esaustiva, non presenterà mai tutte le poesie possibili.
Il numero di conformazioni possibili (di possibili "forme" dell'opera) supera i 10 miliardi e mezzo (vedere due volte la stessa opera e' quindi, in realta', possibile ma la probabilita' e' di 1/10.604.499.373).
METRICA
Il poema utilizza la metrica della
sestina lirica, parole rima con cambi a retrogradazione incrociata in ogni stanza, (con delle modifiche rispetto alla struttura tradizionale che sarebbe troppo complesso descrivere in questa scheda) e del
sonetto con forma ABBA ABBA CDE DCE.
Sia sestine che sonetti hanno la struttura degli accenti secondari regolare.
Qualche sonetto presenta versi sdruccioli.
L'ultimo sonetto, l'ultima volta che l'esterno entra nell'io del protagonista, presenta identita' tra unita' metrica e sintattica in quanto "ponte" verso l'ultima scena.
Nell'ultima scena l'io del protagonista e' totalmente fuso nell'esterno. Avendo la funzione di "mantra finale", i dieci versi presentano identita' tra unita' metrica e sintattica con rima al mezzo. Il ritmo e' dattilo e la rima al mezzo del decimo verso rima con il primo (creando quindi una struttura circolare).
AUDIO E VIDEO
Le sestine presentano uno sfondo sonoro di una radio non sintonizzata ad indicare la momentanea assenza di esterno nella mente del protagonista.
Nel sonetti, al contrario, lo sfondo sonoro presenta una qualche sintonizzazione.
Il video collegato alle sestine mostra un corpo maschile che cerca conferme della propria esistenza attraverso il contatto con il proprio corpo. Una sorta di eco visiva mostra la dilatazione-chiusura del normale flusso temporale. Le riprese vanno verso il particolare via via che l'io del protagonista rimpicciolisce.
L'esterno è mostrato con particolari di mondo.
La concentrazione del video e' su immagini legate all'aria e all'acqua. La terra appare nell'ultima scena formata da una sequenza di immagini statiche (il fuoco, l'elemento mancante, e' forse la mente o il corpo del protagonista?).
Per vedere esempi dell'opera o scaricarne il DVD-video, torna alla
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